IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE

Sky, Now

 

Nella foto, le mani che palpano il seno di Jessica Lange appartengono a Jack Nicholson, e la scena è quella del tavolo: la scena famosa, famigerata, infuocata e animalesca per il quale il film di Bob Rafelson è entrato nella memoria. Ma il film va goduto nella sua totalità perché è uno straordinario adattamento dell’omonimo romanzo cult di James M. Cain. Sceneggiato da David Mamet, racconta con piglio sulfureo e incendiario, sottolineato dallalivida  fotografia del bergmaniano Sven Nykvist, il classico triangolo amoroso con i due amanti che pianificano l’omicidio del marito terzo incomodo. Lo scenario è la California rurale della #GrandeDepressione, una grande gabbia economica ed esistenziale da spezzare. E il genere di riferimento è il noir, ma con una componente torbido-erotica accentuata. Uno dei migliori prodotti, (siamo dalle parti del capolavoro), di un filone che decollò tra gli anni 70 e 80 con il nome di neo-noir.

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