Gianni, Neri e Frankie: arditi accostamenti per celebrare con fantasia il centenario del grande autore per l’infanzia
Il 23 ottobre 2020 ricorre il centenario della nascita di Gianni Rodari, il più famoso scrittore italiano di libri per l’infanzia (dopo Collodi, va da sé). Scrittore, pedagogista e giornalista, ma anche poeta, autore televisivo e perfino partigiano. Sulle diverse facce, anche meno conosciute, di questo personaggio straordinario per la sua attualità, si concentra il programma proposto proprio il giorno del centenario da Sky Arte, piattaforma Sky.
Parafrasando uno dei suoi titoli più divertenti, C’era due volte Gianni Rodari vuol proporre un ritratto non scontato del grande autore che ogni italiano che abbia frequentato almeno le scuole elementari conosce: un autore civile, impegnato nel sociale e nella trasmissione dei grandi valori del dopoguerra, sempre nel modo giocoso e allegro che ha contraddistinto tutta la sua produzione. La voce pacata ed empatica di Neri Marcoré porta fino allo spettatore le parole tratte dall’immensa produzione di articoli, lettere, favole, diari, filastrocche, novelle e saggi scritti da Gianni Rodari tra il 1937 e il 1980, anno della sua morte prematura a soli 59 anni.
Anche il canale laeffe, di Feltrinelli, celebra (dal 24 ottobre) lo scrittore, ma centrando l’attenzione più che sulla biografia su uno dei pilastri del ‘pensiero’ e dell’arte di Rodari: la fantasia. Con il piglio culturale moderno e dinamico che lo caratterizza, questo eclettico canale propone Rodari 2.0 – Spazio alla parola, che si prefigge di aggiornare ad oggi il concetto chiave attorno a cui gravita tutta la riflessione dello scrittore piemontese. Insieme a pedagogisti, artisti e gente che per mestiere ha a che fare con la creatività, è, inaspettatamente, il ‘rapper colto’ Frankie HI-NRG a ripercorrere la storia della vita e l’opera di Gianni Rodari guidato dal filo potenzialmente infinito della fantasia, cercando di capire cosa possa significare nel mondo iperconnesso, tecnologico e virtuale di oggi questa parola che sa di antico.
L’immaginazione al tempo dello smartphone, insomma, in un itinerario in cui la guida è lo spirito folletto e sorridente del grande scrittore per piccoli.