Esorcizziamo la paura e celebriamo Halloween con una selezione di titoli da brividi. Tra novità e vecchie glorie, un viaggio che conduce nel cuore dell’horror più puro, ma che non disdegna deviazioni verso territori più ridanciani e dissacranti.
MIDSOMMAR – IL VILLAGGIO DEI DANNATI (SKY)
Scordatevi la notte e preparatevi a un horror estremo e psicotropo sotto la luce di un sole accecante che non tramonta mai. Pregevole prova di regia di Ari Aster che ci catapulta nel mistero ancestrale di un evento pagano che si tiene in un villaggio svedese, ogni 90 anni, in coincidenza con il solstizio d’estate. Qui arriva un gruppetto di malcapitati con tutte le loro banali sovrastrutture che vanno in frantumi scontrandosi con il male, quello vero, in mezzo alle abitudini anticonvenzionali di una comunità di fanatici pseudo-hippie. Non solo un film, ma un’indagine che fa a pezzi ogni nostra certezza, specie quella del nostro sguardo sopravvalutato, spalancando la porta all’orrore irreversibile e perturbante.
R.I.P.D. – POLIZIOTTI DALL’ALDILA’ (SKY)
Non è un horror ma una action-comedy soprannaturale che deriva dall’omonimo fumetto pubblicato dalla Dark Horse. Jeff Bridges e Ryan Reynolds sono due non-morti che un’agenzia speciale, collocata nel regno dei defunti, rispedisce indietro affinché salvino il mondo da una congrega di spiriti malvagi. Lo spunto spassoso è che uno faceva il poliziotto a Boston, l’altro era uno sceriffo del vecchio West. E che per la loro gita di lavoro sulla Terra si ritrovano in corpi che non gli appartengono. Un buddy movie nel segno del paradosso per prendersi una pausa dalla morsa del terrore.
CADAVER (Netflix)
Nel mondo buio, devastato da un disastro nucleare, sorge un hotel illuminato che offre pasti caldi e rappresentazioni teatrali, in cui realtà e finzione si confondono e gli ospiti/spettatori/commensali si distinguono dagli attori indossando una maschera dorata. Poi la gente scompare e c’è un segreto che pulsa nel ventre dell’albergo. Per scoprirlo seguite i labirintici corridoi e fate affidamento sul vostro intuito da spettatori smaliziati. Viene dalla Norvegia questo film un po’ prevedibile ma da premiare per l’atmosfera sinistra da Grand Guignol e il senso di allarme costante nel descrivere quella che, in fondo, è la sempiterna lotta di classe.
FRIEND REQUEST – LA MORTE HA IL TUO PROFILO (SKY)
Abituiamoci. Gli incubi primordiali sono sbarcati sui social network e non se ne andranno mai più. Al centro dell’enigma c’è una studentessa che su facebook (o similari) va via come il pane ma dovrebbe stare più attenta alle richieste di amicizia (paura, vero?) perché non sai mai chi incontri e cosa clicchi. E non basta certo fare il log out quando sei braccato. Filmazzone senza pretese: da pizza, birra e smartphone libero. Da guardare scrutando foto e likes dei vostri amici.
IT FOLLOWS (SKY)
Il sesso, l’adolescenza, il senso (inconscio) di colpa. Uno degli horror più folgoranti degli ultimi anni mescola sapientemente questi tre ingredienti, che già presi da soli fanno, a volte, paura. Poi se il sesso è occasionale e invece delle malattie note trasmette angoscianti allucinazioni ecco che tutto si tramuta in una sfida all’ignoto senza preservativi né ‘spiegoni’ finali, con una strisciante sensazione di disagio che non ti abbandona mai.
LE STREGHE (Amazon Prime, Sky Primafila, Infinity, Appletv, Rakuten, Timvision, Chili)
Dirige Robert Zemeckis, produce Guillermo Del Toro, scrive Roald Dahl (suo il romanzo di partenza). Anne Hathaway e Octavia Spencer sono le star. Cinque grandi nomi per una scorribanda nel fantasy-gotico già portata sullo schermo nel 1990 (“Chi ha paura delle streghe?”). Le streghe esistono, odiano i bambini e hanno organizzato un raduno mondiale in una località balneare. Divertissement che velocizza l’incedere narrativo e alza l’asticella degli effetti speciali. Qualcuno preferirà la versione vintage, ma la sublime storia di Dahl meritava un aggiornamento per mano del cinema benestante.
THE SACRAMENT (Amazon Prime)
Produce Eli Roth (una garanzia!) e appartiene al sottogenere ‘Found Footage”. Si parla di una setta (c’è anche il guru anziano e carismatico: si fa chiamare Father) che si è isolata nei boschi e non ama gli sciagurati intrusi che l’hanno scoperta. Un horror che si ispira al suicidio collettivo del movimento religioso chiamato Il Tempio del Popolo, avvenuto nel 1978 e in cui persero la vita oltre 900 persone. Manipolazione, riverberi di pazzia, suspense implacabile. E quel senso di angoscia che scaturisce dal dover fare i conti con delle realtà di cui non immaginiamo né accettiamo l’esistenza.
IL COLORE VENUTO DALLO SPAZIO (SKY)
Da un racconto di H.P. Lovecraft, la cui immaginazione saccheggiava gli angoli più reconditi che una mente umana mediamente folle può visitare. In simbiosi coi mostri più turpi e innominabili che abitano lo spazio profondo. Quel posto da dove, certe volte, partono misteri alieni che poi si schiantano nel New England (ne succedono di cose strane nel New England…) dove vive Nicolas Cage (ne succedono di cose strane a Nicolas Cage…) con effetti collaterali deliranti, tingendo il tutto di uno strano colore (il titolo, del resto, dice parecchio). E nella vita standard di una famigliola irrompe la metamorfosi, linfa grezza ed elaborata di ogni albero horror piantato al centro di un mondo che da confortevole diventa ostile e disumano.