SKY CINEMA PRESENTA “OLD”, IL NUOVO THRILLER DEL REGISTA DEL “SESTO SENSO”: OCCASIONE PER SEGNALARE ANCHE LA SUA NON ABBASTANZA NOTA SERIE TV, “SERVANT”
OLD, Sky Cinema
Una famiglia formata da una coppia in crisi e due figli piccoli e inconsapevoli si concede una vacanza speciale, in un lussuosissimo resort sull’inevitabile isola tropicale. Quando accettano l’invito a recarsi su una spiaggia esclusiva e remota, i quattro si ritrovano in una specie di paradiso insieme a poche altre persone, ma ben presto scoprono che il luogo nasconde un segreto agghiacciante. Sul posto infatti il tempo funziona in modo diverso, e ogni mezzora passa in realtà un anno intero: così ognuno invecchia a velocità inimmaginabile, mentre la sua condizione fisica degenera di conseguenza. L’orrore della situazione innaturale è aggravato esponenzialmente dal fatto che i tentativi di andarsene sono inutili, e ogni volta che qualcuno cerca di scappare si trova invariabilmente risbattuto sulla spiaggia, frustrato e –ovviamente- un altro po’ invecchiato. Le persone iniziano a morire: alcuni per i reiterati aneliti alla fuga, altri misteriosamente, altri per malattie che vanno degenerando con velocità innaturale.
Ansia, orrore, tensione crescente, raccapriccio, sospetto, dubbio, incredulità. Se conoscete il lavoro di M. Night Shyamalan, regista prolifico ma regista soprattutto del formidabile “Il sesto senso”, sapete che queste sono le parole chiave che definiscono il suo stile. Insieme al colpo di scena finale, quel capovolgimento inaspettato che ribalta la visuale, stravolge la percezione di chi sta guardando e induce quella che, etimologicamente, è la meraviglia. Tutto torna in questo nuovo lavoro, ispirato alla graphic novel francese Castello di sabbia, che si avvale anche di un cast parecchio ‘horrido’ e con qualche nome di spicco, a partire da quello di Gael Garcia Bernal, conosciuto attore messicano Golden Globe per la serie Mozart in The Jungle, e Rufus Sewell attore britannico dal curriculum chilometrico
Il film è da vedere se e solo se si apprezza l’horror: anche se non splatter, Old ripropone tutte i raccapricci, i sobbalzi e i topos ansiogeni del genere, e soprattutto spinge il pedale della tensione con il senso crescente di INCOMBENZA.
SERVANT, Apple Tv
Proprio il senso quasi insopportabile della consapevolezza che qualcosa sta per accadere, e non di bello, è il trait d’union con la serie che l’algoritmo umano vi vuole consigliare a seguire: prodotta da Shyamalan, e da lui diretta per diversi episodi, Servant è una serie tv in tre stagioni (e una quarta in arrivo) visibile ora su Apple Tv.
Claustrofobica, inquietante, poco prevedibile, la trama si inserisce nella sotto-categoria che potremmo chiamare del ‘depistaggio’, all’interno del quale prevale il cliché del ‘niente è come sembra.
Una coppia è sconvolta dalla morte del proprio bambino, tanto che il marito regala alla moglie una bambola dalle fattezze umanissime, che la donna inizia subito a trattare come un pupo vero. Tanto da trovare per il bebé finto una vera baby-sitter, la Servant del titolo. La giovane non solo si adegua al mood di trattare un bambolotto come un vero cucciolo d’uomo, ma presto lo sostituisce con un bambino effettivo. Dentro e a lato di questa trama si aggiungono elementi via via più inquietanti: da dove vengono la baby sitter e il vero bambino che ha sostituito la bambola? E che fine ha fatto il neonato originale, quello sostituito dalla bambola? Cosa vuole ottenere davvero il fratello della madre (che è Rupert Gint, il Ron di Harry Potter)? Cosa succede alla casa che va deteriorandosi ogni giorno, e cosa nasconde la voragine che si è creata in cantina?
Anche questo titolo è solo per apprezzatori del genere, ma per loro, vivamente consigliato: il tipico capovolgimento inaspettato alla Shyamalan è sempre dietro l’angolo, in agguato dentro ogni episodio come il babau sotto i vostri letti di quando eravate bambini.