“A Discovery of Witches“, Sky, dal 16 Gennaio
Voto 6, il voto da non mettere mai
Niente tensione da thriller (come in The Undoing). Nessuna applicazione intellettiva da heist movie per seguire piani intricati (Lupin). Scarsissima empatia e volontà di impegno sociale per ricostruire una figura storica complessa (Sanpa).
Per quando si ha una disposizione da spettatore che tende al grado zero della complicazione, l’Algoritmo Umano consiglia A Discovery of Witches.
La serie, un fantasy per adulti in programmazione con la seconda stagione su Sky Atlantic dal 16 gennaio, è puro intrattenimento e necessita solo di una totale sospensione dell’incredulità, ideale per chi cerca un salto nell’altrove privo di pensieri.
Per questo un 6 ‘politico’.
La storia è quella di Diana (Teresa Palmer), una storica che si rende conto non solo di appartenere alla stirpe delle streghe, ma di esserne addirittura l’esponente più potente da molti secoli. Per imparare a gestire i suoi poteri accetta l’aiuto di un seducente vampiro, di cui inevitabilmente si innamora, ricambiata. Inevitabilmente perché il pericoloso dissanguatore che sta in giro sin dal 1600 è Matthew Goode, ambasciatore del fascino dell’aristocratico pallido e inquieto anche in vesti terrene, credibile sin dai tempi dell’alleniano Match Point.
L’attrazione tra i due dunque cresce e diventa incoercibile, suscitando le ire della Congregazione, organismo composto da rappresentanti di streghe, vampiri e demoni, che vieta ogni relazione amorosa tra le tre specie. Ma a quanto pare l’amore trionfa anche tra creature immortali, e Diana e Matthew lasciano che la loro passione interrazziale divampi, diventando però bersaglio dei malvagi congregati che vogliono impedire l’unione e soprattutto catturare l’ultra potente Diana.
Tra incantesimi, combattimenti a mezz’aria, ripensamenti, tentativi di illeciti succhiamenti di sangue altrui, la love story è il filo rosso (sangue) che guida la trama, svillaneggiando allegramente tutte le leggi della fisica e quelle logiche dello spettatore. Il quale però si gode la storia che si dipana tra nebbiose lande inglesi, tetri castelli francesi e una onirica laguna di Venezia (sede della congregazione) dove i personaggi, sempre piacenti e improbabili, si moltiplicano e a volte resuscitano anche.
Per non farsi mancare proprio niente, la seconda stagione propone la variante viaggio nel tempo, e la strega Diana e il vampiro Matthew, per fuggire da chi vuol impedire il loro amore, si vanno a rifugiare nella Londra del 1590. Dove, oltre a provare nuove anzi antiche acconciature e mise, la coppia si impegnerà a sventare un complotto ai danni dell’anziana Regina Elisabetta. Complotto, va da sé, ordito da una qualche entità magica della Congregazione.
Nonostante la non troppo sottile presa in giro della trama, chi scrive ha seguito la prima stagione e ha intenzione di seguire anche la seconda. Per quei giorni in cui proprio non ti va di pensare a niente altro che non sia il baluginare di un paio di candidi canini…