Tre piattaforme, tre modi di portare l’arte della fotografia sul piccolo schermo: i nostri consigli per tre documentari su fotografi e fotografie su Sky, Netflix e RaiPlay.

Nell’era delle fotocamere dei cellulari, estensione del nostro occhio e del nostro pollice, e di Instagram, tutti ci crediamo un po’ fotografi. A volte è drammaticamente falso, altre potrebbe essere vero, e in fondo in alcuni casi si può dire che la possibilità di avere una ‘macchina fotografica digitale’ sempre a portata di mano ha effettivamente incrementato la capacità di fermare e raccontare bellissime immagini. Ma tutti comunque sappiamo che la fotografia come arte è un’altra cosa, e essere fotografi è un mestiere che necessita di talento, pratica e competenza. Per chi è affascinato non solo dai risultati straordinari dell’arte fotografica, ma anche dal tipo di vita ed esperienza dei fotografi, suggeriamo tre documentari su tre diverse piattaforme, diversi ma accomunati dalla passione per la fotografia.

 

L’ATTUALE: LE FOTOGRAFE, SKY ARTE

 

Di fresca produzione (è del 2021) e attualissimo nel tema, il documentario trasmesso su Sky Arte è composto da otto puntate dedicate ad altrettante giovani fotografe italiane. Otto storie diverse, otto modi diversi di vivere la ‘missione’ fotografia, legate dall’attenzione ai temi del femminile. Il ritratto, la percezione del proprio corpo, l’immagine della donna nella società, il reportage e la fiction, l’amore, la condizione femminile: tanti temi, e la concezione dell’arte fotografica come indagine, racconto, espressione artistica, spesso mischiate assieme in modo inestricabile e indistinguibile. Otto nomi che presto potrebbero diventare noti, per otto episodi di immagini folgoranti, spiazzanti, mai banali. Per ingolosire, ecco i nomi e i titoli:

Guia Besana: Una questione personale
Ilaria Magnocchetti Lombi: Un ritratto in due
Sara Lorusso: Sul mio corpo, autoritratto per superare il disagio col suo corpo
Carolina Amoretti: Fantagirl
Maria Clara Macrì: Una stanza tutta per sé
Roselena Ramistella: L’isola delle femmine
Zoe Natale Mannella – Intimità
Simona Ghizzoni: Tutto parla di te

 

IL CLASSICO: TALES BY LIGHT, NETFLIX

 

Tales by light – Racconti di luce: già il titolo è evocativo. Netflix propone per l’Italia le tre stagioni di un documentario del 2015-2017, un classico che propone storie di fotografi classici. Ogni episodio segue un autore e ne documenta l’esperienza in giro per il mondo. Fotografi della natura selvaggia, degli abissi marini, degli animali in libertà da una parte, e fotografi embedded, reporter impegnati nella cronaca sociale o di guerra nei quattro angoli della Terra dall’altra. La fotografia come mestiere e come talento, fusi in un’unica inscindibile esperienza di vita. Avventure sempre, appassionanti da seguire, le storie di questi fotografi compongono un racconto variegato e interessante, che parte dall’idea che ‘dietro ogni immagine potente c’è una storia potente’. Mai come in questo caso, vedere per credere.

 

IL PIU’ COOL: DAVID BAILEY – IL FOTOGRAFO DELLE STAR, RAIPLAY

 

Non una serie ma un film, su RaiPlay, dedicato a un fotografo famoso perché anche ‘personaggio’ nel senso più moderno del termine, oltre che artista poliedrico: l’inglese David Bailey è fotografo, cineasta, pittore, scultore, amico di star planetarie, incidentalmente marito della leggendaria Catherine Deneuve. Per dare la dimensione della statura dell’uomo, è ispirato a lui il fotografo protagonista di Blow Up, capolavoro di Michelangelo Antonioni. Il regista di questo affascinante documentario, Jérome De Missolz, segue Bailey tra lo studio di Londra, dove continua a incontrare star piccole e grandi, e la casa di campagna nel Devon dove coltiva la sua attività di scultore e pittore, e il protagonista cattura lo spettatore con un carisma in certo senso inaspettato per qualcuno nato per stare ‘dietro’ la camera. Ecco Bailey, spiritoso, intelligente e colto, è un grande frontman e regge benissimo anche la posizione ‘davanti’ allo schermo: il risultato è un documentario mai statico, davvero coinvolgente. Soprattutto quando mostra il dietro le quinte dei ritratti di grandi personalità, o delle foto di moda, che inevitabilmente affascinano l’appassionato di fotografia come lo spettatore comune, sempre affamato di celebrità. Si segue il processo attraverso cui Bailey costruisce i suoi celebri ritratti di volti noti, notissimi e sconosciuti, partendo dal concetto che la foto è il ‘frutto di un dialogo tra autore e modello’ e che ‘racconta una storia’, e definisce una personalità. Foto che raccontano non solo chi è ritratto, ma anche chi ritrae. Nonostante lui dica che l’artista deve scomparire, dietro le sue creazioni, e che perfino ‘lo stile è una gabbia, e io non voglio stare in gabbia’.

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