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IL CLAN DEI MARSIGLIESI (1972)

Dalle restrizioni del carcere di Marsiglia al dominio delle strade di Pigalle a Parigi in veste di boss criminali, dopo aver svolto una missione pericolosa. È la parabola di due compari (Jean-Paul Belmondo e Michel Constantin) nel film diretto da José Giovanni. Nel cast la nostra Claudia Cardinale e un giovane Gerard Depardieu. Sullo sfondo la Francia dagli anni 30 agli anni 50. Un gangster-movie che descrive la malavita dell’epoca ricoprendola con una patina di intramontabile fascino.

L’UOMO DI HONG KONG (1965)

Belmondo immerso in un’avventura esotica insieme alla Bond Girl per eccellenza, ossia Ursula Andress, spogliarellista che fa tornare la voglia di vivere a un uomo ricco, annoiato dalla sua stessa ricchezza. Peccato che nel frattempo, l’uomo abbia ingaggiato un sicario ordinandogli di ucciderlo. Riuscirà ad annullare l’incarico ora che le grazie di Ursula lo hanno ammaliato?

LA VIACCIA (1961)

Prima di arrivare a Belmondo, segnaliamo la regia di Mauro Bolognini che adatta il racconto verista di Mauro Pratesi e si avvale di un trio di sceneggiatori di grosso calibro: Vasco Pratolini, Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa. La ‘viaccia’ è una fattoria sui colli fiorentini nella Toscana dell’800 dal quale fugge l’insofferente e riottoso Amerigo (Jean-Paul Belmondo). In città si innamora – di quegli amori senza tregua – della prostituta Bianca (Claudia Cardinale). E nel bordello in cui Bianca lavora, Amerigo finisce per stabilirsi. Ma la ‘Viaccia’ continua a rimanere nel suo destino. Un film di elevata caratura, denso di vibrazioni e con una precisa messa a fuoco sia della psicologia del giovane ribelle che di un’intera epoca segnata dalla dicotomia città/campagna.

CARTOUCHE (1962)

Di nuovo al fianco di Claudia Cardinale, Belmondo è il mattatore di un’avventura in costume, ambientato nella Parigi governata dal Reggente Filippo II D’Orleans, nipote del Re Sole. In questo scenario settecentesco seguiamo le marachelle del borseggiatore Cartouche e della zingara Venus: Bonnie e Clyde ante litteram. Romantici, imprendibili, tragici come solo certi personaggi sanno essere. E che non puoi non amare.

BORSALINO (1970)

Uno dei film a cui Jean-Paul Belmondo viene automaticamente associato. In coppia con Alain Delon sbaraglia la Marsiglia degli anni 30. I due, belli, maledetti ed elegantissimi diventano i Re della malavita, ma le ritorsioni di altri gangster pretendenti al trono non tarderanno ad arrivare.

IL POLIZIOTTO DELLA BRIGATA CRIMINALE (1975)

La musica di Ennio Morricone, un Jean-Paul Belmondo poliziotto in gran forma e una scena di inseguimento memorabile in cui ci si infila nei sotterranei di Parigi, sopra i tetti, in mezzo al traffico. Questi sono gli highlights di un poliziesco gustosamente vintage in cui un agente bracca un serial killer con un occhio di vetro, morboso assassino di donne, interpretato da Adalberto Maria Merli. Nel cast spicca anche Lea Massari.

MARE MATTO (1963)

Scritto e diretto da Renato Castellani, è ambientato a Genova e segue le vicissitudini di un gruppo di marinai intorno a tre luoghi deputati: il porto, in primis, poi un albergo gestito dalla tenebrosa Margherita (Gina Lollobrigida) e naturalmente la nave, in cui i brutali ma allegri marinai si imbarcano per portare fino a Messina un carico di vino. Jean-Paul Belmondo interpreta ‘Il livornese’ e nel cast c’è anche Tomas Milian.

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