Ora che siamo sicuri che non rivedremo più quel sorriso in bilico tra il timido e lo sfrontato, siamo contenti di aver ricordato Monica Vitti il giorno del suo novantesimo compleanno, quando ancora avrebbe potuto farlo, quel sorriso, anche se al riparo da occhi indiscreti. A tre mesi quasi precisi da quel giorno, Maria Luisa Ceciarelli in arte Monica Vitti ha lasciato questo mondo. Dopo aver lasciato quello pubblico e dello spettacolo da oltre venti, muore oggi un’attrice di talento straordinario e un personaggio che rimarrà conficcato nell’immaginario e nella cultura italiana a tempo indeterminato.
Musa dell’incomunicabilità prima, brillante star della commedia raffinata dopo, bellezza non invadente e capacità fuori dal comune durante: le definizioni, vere anche se stucchevoli e viceversa, potrebbero riempire la pagina. Come le citazioni delle sue battute, naif a volte ma spesso intelligenti e poetiche, i racconti delle sue esperienze e dei suoi incontri fatti della sostanza di cui è fatto il cinema, gli ammiccamenti e la risata, il tutto sostenuto da quella voce roca così inconfondibile, sexy e rassicurante allo stesso tempo, come poteva essere la femminilità nel tempo che fu.
Imbarazzati dal nostro stesso dispiacere, inaspettatamente coinvolgente, scegliamo di non scadere nel patetico e segnaliamo il nostro articolo che suggeriva dove rivedere qualche film con Monica Vitti, e, deragliando dal nostro specifico televisivo, anche un libro che parla di lei. “E siccome lei”, di Eleonora Marangoni, è un libro che racconta Monica Vitti che racconta i suoi personaggi, una carrellata lunghissima di donne nate attraverso la personalità di un’attrice tra le più versatili. Claudia, Giuliana, Teresa, Modesty, Assunta: le donne cui la Vitti ha dato corpo voce e vita vengono evocate con una frase, un ricordo, una descrizione che le fa muovere dentro la pagina scritta.
Per salutare la donna che diceva che ogni giorno era buono per cominciare, e che faceva l’attrice per non morire.