Vi consigliamo 6 film intriganti da (non) perdere ad aprile, in un testa a testa fra le due piattaforme. Un potpourri di generi in compagnia di personaggi carismatici fra storie vere e deviazioni inaspettate.
MADAME CLAUDE
(Netflix – dal 2 aprile)
Biografia della maitresse più famosa di Francia attraverso l’ascesa e il declino del suo impero: un bordello in mezzo alle gambe della Parigi anni 60, frequentato da attori, politici e ambigui professionisti con le tasche piene di banconote fruscianti. Più che luogo deputato del sesso a pagamento, un luogo in cui le questioni top secret sono il profumo indelebile che aleggia nelle stanze del peccato. Insieme a colpi di pistola, pervertiti, affari di stato e sciacalli. Madame Claude gestisce il tutto con assertiva eleganza. Fra biancheria intima e servizi segreti ci invita a curiosare in un mondo underground e proibito.
MISS MARX
(Sky Cinema – Dal 6 aprile)
Tutti conoscono Karl, in pochi conoscono la figlia Eleanor che si è battuta per diffonderne l’ideologia e per ottenere le pari opportunità delle donne. Oltre a condurre la battaglia per il suffragio universale e contro il lavoro minorile, caricandosi sulle spalle l’ingombrante eredità paterna. La sua vita è in questo film di Susanna Nicchiarelli che esplora i meccanismi di genere all’interno dei movimenti filo-comunisti, fra militanza e diffidenza. Soprattutto è un biopic che traccia i contorni di una vita privata in cui le convinzioni vacillano sotto i colpi di una relazione tossica. Lì forse Eleanor, detta Tussy, deve giocare la sua partita più difficile e con meno punti di riferimento.
NIGHT IN PARADISE
(Netflix – dal 9 aprile)
Gangster movie, melodramma, film di vendetta. Viene dalla Corea del Sud, “Night in Paradise”, e racconta il desiderio di cambiare vita che si agita nel cuore e nella testa di Tae-Gu, scagnozzo al soldo del solito boss, ma il suo destino è colorato di sangue, perché le regole della malavita sono indiscutibili. Come è indiscutibile la qualità di tanto cinema prodotto sotto il 38esimo parallelo, per chi ama la maestria nel dipingere le scene d’azione come fossero danze di corpi, proiettili e pugnali. Sempre con una dose di beffarda ironia e la capacità di raccogliere in silenzi dilatati e in un’inquadratura inaspettata tutta la complessità di un sentimento.
RIDE OR DIE
(Netflix – Dal 15 aprile)
Dal Giappone, un “Thelma & Louise” in chiave saffica con il marito violento di una delle due amanti che merita di essere eliminato. Questo omicidio si deve fare. Road Movie e melodramma si abbracciano e si baciano, dunque, con la fuga che è senza meta, e l’amore che è come dovrebbe essere, almeno ogni tanto: caotico e fiammeggiante, schiavo delle pulsioni. Per poi scivolare e annaspare nel brodo dei rimpianti e dei dubbi, come succede anche a Nanae e Rei, con le quali ripercorriamo i sempreverdi temi di Eros e Thanatos da un’ottica, forse, meno inflazionata. A voi il giudizio.
THE NEW MUTANTS
(Sky Cinema – Dal 26 aprile)
Un gruppo di giovani volti noti: Anya Taylor-Joy (“La regina di scacchi”), Maisie Williams (“Il trono di spade”) e Charlie Heaton (“Stranger Things”) per un cinecomic griffato Marvel e più precisamente legato all’universo degli X-Men. Un film che arricchisce l’elenco dei racconti di formazione, mette sul piatto il teen drama soprannaturale in cui gli adolescenti hanno poteri speciali, tenuti a bada dal rigido protocollo di un istituto gestito da una psicologa, unica adulta fra le tante stanze. Alla regia c’è Josh Boone che in molti ricorderanno per “Colpa delle stelle”. A lui il compito di mettere in scena mostri e incubi che prendono vita, in un capitolo del grande romanzo dei cinecomics che, come tutti gli altri, deluderà molti ed esalterà altrettanti fan di questa saga infinita.
VIVARIUM
(Sky Cinema – dal 29 aprile)
Siamo nei paraggi di “The Truman Show” e di “Black Mirror”, con un cielo artificiale e un labirinto di case identiche, dentro al quale ci si smarrisce premendo il pedale dell’angoscia da thriller distopico e surreale. Una coppia, Imogen Poots e Jesse Eisenberg, ci si trasferisce e annusa l’aria di prigionia occulta. Poi succede che arriva anche una scatola misteriosa contenente un neonato da crescere, mentre le anomalie affiorano e si condensano come nel più disturbante dei sogni. Ipnotico e paranoico manifesto di un modello di vita alienante, scritto dalla ditta Lorgan Finnecan-Garret Shanley, già promotori di stordimenti della ragione nel precedente “Without Name”