“TOP GUN: MAVERICK” È UNO DEGLI EVENTI CINEMATOGRAFICI DEL 2022. PRESENTATO IN POMPA MAGNA AL FESTIVAL DI CANNES, RILANCIA LA NOSTALGIA PER UN FILM EPOCALE CHE TRITÓ il BOX OFFICE NEGLI ANNI ’80. E REGALA UN PALCOSCENICO SPECIALE A UNO DEI DIVI SIMBOLO DI HOLLYWOOD.

La Palma d’Oro alla carriera, ricevuta a sorpresa sulla Croisette, ha sancito la conquista definitiva. Tom Cruise e il cinema mainstream azzannano la terra dei ‘Cahiers du Cinema’ e dei ‘Cinephiles’, ottenendo un riconoscimento impensato ma giustificato. Sia per la qualità di molti titoli interpretati, sia soprattutto per ciò che Tom Cruise significa veramente per un’industria come il cinema. Una forza motrice da miliardi di dollari, distribuiti in 44 film in oltre 40 anni passati davanti alla macchina da presa. Meglio tenerselo buono. Mai veramente sdoganato dallo status di eclettico mestierante inespressivo, Tom Cruise ha dimostrato negli anni (pellicola… canta!) di aver timbrato il passaporto anche negli angoli più remoti del pianeta cinema e di aver visitato i sogni e le sceneggiature di grandi registi. Rivisitiamo il suo percorso suggerendo la visione dei film più significativi.

Tom Cruise e i Giganti del cinema

EYES WIDE SHUT di Stanley Kubrick (Amazon, Sky, Now)

Il testamento artistico di Stanley Kubrick. Un film incredibile, dagli echi infiniti, che armonizza in un unico rintocco tantissimi temi e generi. Melodramma coniugale, storia di formazione in età adulta, road movie esistenziale, riflessione sulle contraddizioni della morale. Tra sogno e realtà. Il tragitto del dottor William Harford, che precipita in un mondo proibito, armato solamente di ingenuità e paturnie, trova il suo pastoso climax nel caldissimo e cupo cerimoniale orgiastico in maschera.

IL COLORE DEI SOLDI di Martin Scorsese (Disponibile per il noleggio su Amazon, Google Play, Chili, Apple Tv)

Reduce dalla gloria di “Top Gun”, Tom Cruise viene selezionato da Martin Scorsese per il sequel de “Lo spaccone”, accanto a un Paul Newman da Oscar. ‘Eddie lo svelto’ fa da mentore, padre surrogato e insegnante dei trucchi del mestiere al talentuoso ma troppo istintivo e arrogante Vincent Lauria. Scontro generazionale e lezioni di stecca. “Il colore dei soldi” non sarà per il biliardo ciò che “Toro Scatenato” è per la boxe ma, come da prassi, Scorsese non sbaglia un inquadratura, né risparmia i graffi all’avida America colorata di verde, come i dollari e i tavoli delle bische.

MINORITY REPORT di Steven Spielberg (Amazon, Sky, Now).

La fantasia inesauribile di Steven Spielberg al servizio dell’ingegnoso racconto di Philip K. Dick. Il futuro è qui. Non per l’esistenza di precog, che indovinano crimini e relativi colpevoli prima che il delitto accada, ma per gli interrogativi sulla politica e la tecnologia sprigionati da questa sofisticata macchina fanta-action-thriller che esalta il cinema cosiddetto ‘di cassetta’. Che, filtrato dagli occhi di Spielberg, diventa cinema d’autore accessibile a tutti.

LA GUERRA DEI MONDI di Steven Spielberg (Amazon, Sky, Now)

Ancora Spielberg e Cruise per rimaneggiare in versione ventunesimo secolo il classico della fantascienza anni 50 di Byron Haskin, sempre a partire dal romanzo di H.G. Wells. Gli extraterrestri invadono la Terra e Tom Cruise sfida gli alieni per salvare il baluardo per eccellenza, ossia la famiglia, la cui imprescindibile forza e presenza è la vera protagonista del film. Più commerciale e meno poetico degli altri spielberghiani “E.T.” e “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “La guerra dei mondi” è un urlato disaster movie con un po’ di sdolcinature. Ma incalzante, visivamente impeccabile. Per gli amanti del genere è oro colato che gocciola dalle dita di Re Mida Spielberg.

COLLATERAL di Michael Mann (Amazon, Sky, Now)

Basterebbe la sequenza nella discoteca. Tipica prodezza da fuoriclasse di Michael Mann. Ma “Collateral” è l’esaltazione dell’estetica del cinema di genere che si costruisce attorno ai vincoli del thriller. Tutto in una notte al neon di Los Angeles. Un killer ha ricevuto l’incarico di uccidere cinque persone e prende in ostaggio un malcapitato tassista affinché lo accompagni a spedirli all’inferno. Il tassista è Jamie Foxx, l’assassino è un Tom Cruise in versione canuta, con in una mano la rivoltella e nell’altra uno spartito da villain. Il taxi è la barca su un Acheronte d’asfalto. Il film si aggancia al serrato confronto tra i due uomini, perché è negli abitacoli delle macchine che ognuno di noi è veramente se stesso.

LEGEND di Ridley Scott (Amazon, Sky, Now)

Fantasy epico romantico che per il regista Ridley Scott arriva dopo la doppietta formata da “Alien” e “Blade Runner”, mentre il protagonista Tom Cruise, un anno più tardi, conquisterà cuori, box office e una sostanziosa fetta degli anni ‘80 con “Top Gun”. Un film di transizione che si forgia sui topoi della fiaba, raccontando la sempiterna sfida tra Bene e Male, tra luce e tenebre con sovrabbondante uso di bolle di sapone. A fare da contraltare al buono Cruise c’è un mefistofelico Tim Curry. Abbagliante e un po’ ingenuo, fu per Ridley Scott una gita fuori porta; un film che, insieme a “La storia infinita” e “Labyrinth”, costituì un trittico dal quale ancora si saccheggia.

 

Tom Cruise e i Golden Globe vinti

NATO IL QUATTRO LUGLIO di Oliver Stone (Sky, Now)

Dopo “Platoon”, Oliver Stone riaffronta il tema della Sporca Guerra da un’altra prospettiva, adattando l’autobiografia di Ron Kovic e affidando il ruolo del reduce paralizzato proprio a Tom Cruise. È la storia di un ragazzo fanatico e guerrafondaio che torna dal Vietnam paralizzato fisicamente e indignato dagli orrori di cui è stato testimone, e diventa un leader pacifista.

MAGNOLIA di Paul Thomas Anderson (Amazon, Sky, Now)

America ieri, oggi e domani nel torrenziale (oltre 3 ore) affresco di Paul Thomas Anderson. Un intreccio di destini accomunati dal caos, dalla ricerca di redenzione, dai rapporti tossici e irrimediabilmente incrinati fra padri patriarchi e figli. A Tom Cruise spetta il ruolo di un carismatico guru del sesso, imbonitore ipermaschilista per un pubblico di adoratori ipermaschilisti. Sul film piovono rane (letteralmente), premi (oltre al Golden Globe a Cruise, anche l’Orso d’Oro a Berlino) ed elogi al talento di Anderson, che ha succhiato il nettare del cinema dal genio di Altman e Scorsese.

JERRY MAGUIRE di Cameron Crowe (Sky, Now, Tim Vision)

Il sogno americano di riscatto usando l’arma dell’idealismo. Tom Cruise è un procuratore sportivo licenziato perché l’idealismo ha osato metterlo di traverso al sistema. I panni sporchi si lavano in famiglia e tutto il mondo è paese. Frasi fatte a parte, il film di Cameron Crowe non rientra nella schiera degli immortali, specie a rivederlo dopo quasi 30 anni, ma è costruito con astuzia commerciale, ha tutti i buoni sentimenti e gli attrezzi del mestiere ai posti di combattimento. È un film che sul distintivo sfoggia il premio Oscar ricevuto da Cuba Gooding Jr.

Tom Cruise e i Film Cult

TOP GUN di Tony Scott (Sky, Now, Mediaset Play)

Anno 1986. Incasso: oltre 350 milioni di dollari in tutto il mondo. Nel 2015 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti lo ha dichiarato “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”. È il ruolo per cui Tom Cruise è universalmente riconosciuto, eroe pilota che disintegra il senso di colpa scaturito dall’incidente in cui perde la vita il suo commilitone sconfiggendo i missili sovietici. Lo stesso periodo in cui Rocky Balboa metteva al tappeto Ivan Drago. Chi ha vissuto quegli anni si ricorderà quello che adesso chiameremmo l’hype, il clamore suscitato da “Top Gun” e gli epigoni che inforcavano i Ray Ban Aviator. Uno di quei film che salgono e scendono nel giudizio del pubblico e della critica in proporzione alla rivalutazione o al disconoscimento del personaggio o del periodo storico. Ora che i russi sono tornati cattivi e Tom Cruise ha calpestato il red carpet di Cannes, Viva Top Gun. Da un punto di vista strettamente cinematografico fu un film patinato e reaganiano con un’estetica muscolare da videoclip. Uno stile che una volta faceva storcere il naso, mentre ora è entrata nel lessico dei panegirici cinefili. Siamo comunque d’accordo con la Biblioteca del Congresso, “Top Gun” rimane un asterisco sulla mappa, una chiave di volta per capire quei tempi e quel cinema. L’action anni 80 è un capitolo ben incorniciato nella storia del cinema e “Top Gun” non perderà mai il posto all’interno del quadro.

COCKTAIL di Roger Donaldson (Disney)

Lo yuppismo dietro al bancone. Tom Cruise è un aspirante agente di borsa scartato da Wall Street che sfonda come barman a Manhattan. Non tanto per il mescolamento degli intrugli da bagordi, quanto per essere diventato insieme al suo socio una vera e propria attrazione notturna nella città che non dorme mai. Il bar è il proscenio per i suoi acrobatici e ancheggianti shakeraggi. Successivamente vola in Giamaica e poi ritorna a New York. Nel frattempo si divide tra una giovane cameriera ‘acqua e sapone’, e una seduttrice più matura e pragmatica. Nello shaker della storia, intanto, spumeggiano cuori spezzati, amicizie che sfumano, paure, pentimenti, delusioni, innamoramenti. Fino all’uscita dal tunnel. dove la luce è quella abbagliante dell’American Dream. “Cocktail” è una commedia fotoromanzata on the rocks, meno iconica di “Top Gun”, ma inserita nello stesso solco. Basta seguire il profumo di popcorn o lo schiocco del ghiaccio nel bicchiere.

RISKY BUSINESS – FUORI I VECCHI… I FIGLI BALLANO di Paul Brickman

(Disponibile per il noleggio su Amazon, Rakuten, Chili, Apple Tv, Google Tv)

Due scene d’acchiappo: Tom Cruise che balla in camicia e mutande quando finalmente ha la casa tutta per sé. E l’amoreggiamento con Rebecca De Mornay nel vagone della metropolitana sulle note di “In the Air Tonight” di Phil Collins (ve la mostriamo più sotto). Il film è incentrato su un lucroso giro di ragazze squillo organizzato dal giovanissimo protagonista con la collaborazione di una scafata escort. Rispetto a “Cocktail”, che si prende più sul serio, qui emerge la satira contro il rampantismo anni 80 e i ‘figli di papà’, anche se lo strato esteriore più visibile è una simpatica e disincantata teen comedy senza pretese. Non troppo boccaccesca come la coeva saga di “Porky’s”, e nemmeno sulle stesse coordinate dramedy dei vari “Breakfast Club” e “St Elmo’s Fire”, tanto per rimanere in quel mucchietto di anni lì. “Risky Business” si fa rivedere con piacere.

L’ALGORITMO UMANO CONSIGLIA

Fino al 31 maggio Sky Collection dedica tutta la sua programmazione a Tom Cruise. Tutti i film saranno inoltre disponibili in streaming su Now e on demand su Sky. Oltre ai titoli a cui abbiamo dedicato un paragrafo a parte, ci sono altri film imperdibili per i fan di Cruise. I primi 5 capitoli della saga di “Mission: Impossibile”, “Intervista col vampiro”, “Rain Man”, i due “Jack Reacher” (La prova decisiva e Punto di non ritorno). La collezione prosegue con altri due film interpretati al fianco di Nicole Kidman, “Giorni di tuono” e “Cuori ribelli”. Non mancano altri successi come “Vanilla Sky”, “Edge of Tomorrow”, “Codice d’onore”, “Il socio”, “L’ultimo Samurai”, “Oblivion” e “Operazione Valchiria”.

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