I dodici concorrenti  sul palco si sfidano scarnificando la scenografia al minimo per risaltare loro stessi: i più appariscenti escono, Morgan rosica come previso, ma c’è una sorpresina di consolazione finale

Da che talent è talent, le gare di bravura portano naturalmente a esprimere giudizi e dare voti. Da che talent è talent, X Factor porta naturalmente alle pagelle della serata. Non possiamo esimerci, ma non essendo critici musicali, di seguito proponiamo i nostri pagellini dell’episodio 1  con i voti dati alla ‘presenza televisiva’: un giudizio sui personaggi prima che sui cantanti, sul come si appare sullo schermo, su quanto gli autori e le varie competenze dietro le quinte hanno saputo costruire delle ‘maschere’ che funzionano.

 

SQUADRA DI:
MORGAN
Le presentazioni dei suoi concorrenti sono lectiones magistrales di cultura musicale, i giudizi su quelli altrui oscillano tra poesia lirica e cinismo snob allo stato puro (la reiterata farsa sul non conoscere la cantante Annalisa è grottesca ma molto più divertente della difesa d’ufficio del collega Fedez), la rosicata finale per l’uscita di uno dei suoi non è scenica ma viscerale, e quindi funziona meno. SNOB ED EGO-ESAGERATO, COLTISSIMO: 8 ½

SICKTEENS
Giovanissimi e musicalmente ignoranti, hanno detto al loro giudice ‘non ci importa dei Beatles’: lui, sempre didattico, assegna loro un pezzo di Paul McCartney che, dice, è il loro nonno hard rock. Con “Helter Skelter” se la cavano mordicchiando il palco come dei cuccioli di tigre, ma sono davvero ancora immaturi  e le loro figure troppo teen forse anche per i teen. ACERBI E ACIDULI: 6

ANIMAUX FORMIDABLES
I due coniugi mascherati da gatto inquietano perfino l’inquietante Morgan, che rimane sospettoso. Esibendosi sulle note di “I Love Rock&Roll” sono come sempre volutamente distorti e fuori tempo, ma troppo concettuali, non travolgono e rimangono freddi: la disarmonia delle percussioni è ipnotica, ma il risveglio dal sonno della ragione alla fine del pezzo è un sollievo. Infatti sono i primi eliminati (incassando la sconfitta meglio del loro giudice). DISTORTI E DISSONANTI: 5

SELMI
Con “Le parole che si dicono”, una canzone non notissima di Ivano Fossati, tira fuori il meglio del suo personaggio: grande voce dai molti colori ma soprattutto capacità interpretativa da camaleonte delle emozioni, tarata qui su malinconia profonda. Bello in modo normale, il ragazzo toscano ha una presenza scenica che fa vorticare da fermi, e tira giù il teatro, perché come dice il suo giudice, si entra in risonanza con lui. SENSIBILE E STRATIFICATO: 8

SQUADRA DI:
AMBRA

Più bella ogni anno che passa, si atteggia a madre dei suoi concorrenti, e forse ci si sente davvero. Si è preparata molto e vuole dimostrarlo ad ogni intervento, vittima dell’esigenza eterna di dimostrare che sa parlare anche senza qualcuno che suggerisce in cuffia. Alla prima critica di Morgan ‘va in puzza’ (come si dice nella sua Roma) e ci perde in lucidità, ma il graffio ironico la umanizza e rende simpatica. EMOTIVA E ROSICONA, APPASSIONATA: 7

MATTEO ALIENO
Chi ha seguito Audizioni e BootCamp forse si aspettava di più, perché la personalità del giovane cantautore ‘tristallegro’ è interessante e divertente, come dice la sua giudicessa a metà tra Arancia Meccanica e Woody Allen. Invece lo hanno vestito da chierichetto e gli hanno assegnato il tormentone “Bellissima” di Annalisa (debitamente massacrato da Morgan), puntando su un effetto sorpresa dato dall’arrangiamento ammosciato: lui fa quello che può, donando intensità al pezzo ma asportandone la gioia, e il suo talento alla Rino Gaetano non risalta per niente. SOSPESO, SPRECATO: 6

GAETANO DE CARO
Giovanissimo, con una voce da paura e uno studio dietro che si avverte pure troppo, Gaetano è quello dall’immagine più costruita, coi suoi zatteroni e il trucco gender fluid, ma la sua interpretazione è la meno televisivamente accattivante: un po’ musical e un po’ esibizione per l’esame del conservatorio, con “La mente torna” di Mogol Battisti gorgheggia a dismisura. POTENTE MA SCOLLEGATO: 6 ½

ANGELICA
Dilettante sorprendentemente convincente, con la voce più bella di questa edizione (secondo i giudici), ha un modo di porsi scabro e sincero come il suo timbro graffiato e arrabbiato col mondo. Inchioda chi ascolta e guarda con il suo impeto emotivo che si sprigiona anche da ferma, (‘mi hai steso’, unico commento di Morgan, che -scaltro- non circostanzia i complimenti depauperandoli un po’), i social la amano e il programma furbescamente la mette per ultima, per trattenere il pubblico che segue la lunga diretta: su “Nothing Compares To You” non sfigura rispetto alla gigantesca Sinead O’ Connor, recentemente scomparsa, e solo la preferenza troppo smaccata di Ambra può gettare ombra sulla sua candidatura alla vittoria. ASSOLUTA E GRAFFIANTE: 8 ½

 

SQUADRA DI:
FEDEZ
Fedez non è stato bene, e comprensibilmente si risparmia un po’. E’ vagamente piatto, non si agita e non si entusiasma troppo, ma ne guadagna in equilibrio e saggezza, tanto a fare i rosiconi irresistibili ci pensano Ambra e Morgan. Le sue assegnazioni però forse sono le migliori, e il fatto che non sia troppo di parte coi suoi concorrenti risulta rilassante nel marasma delle battaglie al tavolo dei giudizi. CONTROLLATO ED ECUMENICO, IN FORMA: 7

MARIA TOMBA
Tra le favorite, la bizzarra ragazza col pigiama dalla voce pazzesca ha rivelato al suo giudice che da piccola è stata esorcizzata dal prete della parrocchia: Fedez, marpione, le assegna “Un diavolo in me” di Zucchero, esaltando il suo lato psycho-funky. In questo caso risalta più la sua verve scenica che la voce davvero notevole, ma l’esibizione non ne risente, anzi. GRINTOSA E CONVINTA: 7

SARAFINE
Matura e intelligente, col suo progetto di musica electropop bello che fatto, Sarafine è la vera preferita del suo giudice perché è un’ottima ‘producer’, e lo sa. Con l’interpretazione schizzata ed elettro-dissociata di “L’Habanera” di Bizet (nientemeno) fa un giretto e abbraccia tutti i trend della musica del momento, includendo appunto la classica. E’ cool, non coinvolge troppo emotivamente ma quello è perché, appunto, è cool. La nostra preferita, piace a tutti e sa prendere i complimenti. FUORICLASSE AD AMPIO SPETTRO: 8

ASIA
Un po’ rapper e un po’ trapper, porta controvoglia la bandiera dell’inclusività e del coraggio di mostrarsi come si è, fuori dai canoni di bellezza standard. La sua esibizione è imprecisa ma potente, le barre che scrive sulla base di “Empire – State of Mind” di J-Z non sono banali, il suo stare sul palco lascia il segno, ma l’ambizione e quindi le aspettative erano forse troppo alte. SECCHIONA MA PASSIONALE: 6 ½

SQUADRA DI:
DARGEN
Con la sua squadra di ‘freak’, come dice Boris Sollazzo, Dargen si diverte assai ma non fa goliardate: le assegnazioni sono ben studiate e con i ragazzi fa un lavoro di ‘assecondamento’ dei personaggi già in essere, pigiando solo un po’ sul pedale dell’originalità. GIUSTO E STRATEGICO, NON LO FREGHI MICA: 7

IL SOLITO DANDY
Come personaggio, più che un solito dandy pare un nerd atipico per romanticismo, con un progetto che ha conquistato il suo giudice per una certa pervicace insensatezza. Ma quando canta non è più per niente un ‘soggetto’, e come si dice con orrenda locuzione, spacca: nella “La canzone dei vecchi amanti” di Brel versione di Battiato Fabrizio è profondo e potente, quasi bello col suo look improbabile da clown triste. DOLENTE E TEATRALE: 7 ½

STUNT PILOTS
Sono dei cantanti di strada bislacchi con dei tagli di capelli assurdi, sanno suonare e il cantante fa quello che gli si dice, che significa grande mestiere. Dargen si diverte ad assegnare loro “I Will I Know” di Whitney Houston, che loro de-poppizzano ed eseguono con passione verace e psichedelica imprecisione. Piacciono al pubblico, perché ‘lo fanno strano’. SORPRENDENTI E SPIAZZANTI: 7

SETTEMBRE
Napoletano fino al midollo, e vestito da mini-Dargen, questo bravo autore-trapper-cantante ha qualcosa che brucia dentro e che si vede solo quando si esibisce. Una sorta di neo-neomelodico con guizzi cantautorali tosti, nell’esecuzione di “Stavo pensando a te” di Fabri Fibra con inserti scritti da lui cattura l’attenzione con il minimo sforzo, modernizzando il moderno in modo originalissimo e già riconoscibile. Forse la definizione di X Factor è questa? APPASSIONATO E CREDIBILE: 8 ½

FRANCESCA MICHIELIN
Anche la Francy non è stata bene, e un po’ si vede, ma pure col freno tirato è garbata, sveglia e deliziosa: 7 sulla fiducia

L’OSPITE
A noi l’intermezzo dell’ospite non piace: per quanto eccezionale sia, o anzi, più eccezionale è, più ci distrae dalla gara. Quindi per noi, la nazional popolare di stra-talento e stra-successo Laura Pausini risulta: NON CLASSIFICATA

LA SORPRESA
A fine episodio Francesca Michielin annuncia che durante la settimana sugli account social di X Factor 2023 sarà possibile votare per un ripescaggio: a quattro scartati molto amati dal pubblico verrà data la possibilità di rientrare in gara nella  squadra che ha perso un concorrente (quella di Morgan). Il più votato parteciperà dalla seconda puntata. INTELLIGENTE SFRUTTAMENTO DEL SEGUITO SOCIAL: 8 ALLA PRODUZIONE

 

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