Nell’episodio live numero 4 di X Factor doppia eliminazione più escandescenze al tavolo dei giudici, con Morgan che danza sull’orlo dell’autoboicottaggio e anzi ci cade dentro, perdendo ben due dei suoi concorrenti: Selmi e i Sickteens

Puntata drogata, dopata, rovinata. Morgan che va fuori di testa e accusa la produzione di complotto contro di lui, anche se come sempre dice cose non del tutto insensate (è chiaro che gli autori del programma possono aiutare o svalutare qualsiasi concorrente in molti modi occulti), monopolizza l’attenzione in modo malato, e fastidioso, e il suo attaccare personalmente i colleghi (dando del depresso al veramente depresso Fedez e dell’ignorante all’ignorante Michielin) risulta imbarazzante da vedere. Il fatto poi che non ‘sbrocchi’ davvero ma riesca a veleggiare sul crinale dell’accettabile confonde le idee: è veramente passione, la sua (allora giustificabile in qualche senso) o si tratta di ambigua manipolazione e perfida intelligenza dello spettacolo? Non si riesce a decidere noi spettatori, ma nemmeno i sodali del tavolo: Dargen, offeso dal Castoldi nei camerini, si lancia in una difesa di sé stesso fuori luogo, fuori tempo e insomma sempre fuori dai, risultando anche lui patetico. Fedez troppo pieno di problemi veri per preoccuparsi di ‘sta roba idiotica e Ambra scocciata come la prof di una classe disagiata completano un quadro abbastanza disperante, soffocando lo spettacolo (X Factor onestamente non ha bisogno di somigliare a una tribuna elettorale o a Forum) e distraendo dal tema principale, che dovrebbe essere la musica. IMBARAZZANTE: 4

 

Proviamo comunque a ragionare come al solito focalizzandoci sulle esibizioni delle due manche.

 

Manche giostra: Si inizia con una manche in cui i 10 ragazzi cantano per un solo minuto a testa, senza interruzioni e senza commenti dei giudici, brani delle loro esibizioni ‘più significative’ nel programma. Il nostro voto è disgiunto:
7 alla la modalità: esibizioni velocissime e senza commenti stuzzicano negli spettatori la voglia di capire da soli e di tirare a indovinare chi uscirà, fallendo miseramente ma appassionandosi molto
4 al tema astronauti/pianeta delle scimmie/odissea nello spazio/, che risulta stucchevole ripetuto per dieci volte, con variazioni inevitabilmente forzate e un po’ da recita delle medie
4 l’assenza dei commenti dei giudici (anche se con quello che è successo dopo questo silenzio verrà rimpianto): quando manca il commento dei giudici si comprende meglio che è quello il vero senso del programma, e se ne evince una verità ‘dolorosa’: molti dei ragazzi esistono come artisti solo nella misura in cui li descrivono, elogiano, inventano i giudici, inculcando opinioni e manipolando le teste degli spettatori in modo che essi vedano esibirsi dei fenomeni, invece che dei bravi dilettanti volenterosi.
Alla fine esce Selmi, della squadra di Morgan, penalizzato non è chiaro da cosa, dato che sembrava uno dei favoriti: e il suo giudice in pizzo nero inizia il suo percorso verso lo schianto finale…

ANNALISA OSPITE: si teme che Morgan, che aveva massacrato un suo brano nel primo episodio, ora che è inviperito per aver perso uno dei suoi, finisca di distruggerla, e questo magari influenza il giudizio. Ma di fatto le sue canzoni, piacevoli sotto il sole dell’estate, reggono poco le intemperie novembrine: FUORI STAGIONE, 6

MANCHE SKODA CAR SONG: la seconda manche propone il tema ‘canzoni da cantare in viaggio’ che, come dice Fedez giustamente, non ha alcun senso. Tranne quello palese, di poter citare lo sponsor del programma, evidenziando in modo ipermetrope il suo nome. Speriamo che questo non sia uno sguardo sul futuro della discografia e della televisione, col product placement esibito con arrogante fierezza, tanto da inserirlo come parte integrante stessa dell’oggetto artistico. SMACCATO, BUUU

SQUADRA DI MORGAN

MORGAN: accusa la produzione di sfavorire i suoi concorrenti, rivela di non aver scelto lui le assegnazioni della prima manche, accusa Dargen di essersi venduto allo showbusiness, attacca Fedez e Francesca Michielin, insulta il pubblico, offende e si offende, ma sotto sotto rimane il dubbio che sia anche strategia: MALIGNO E CONTROLLATO O FUORI CONTROLLO? NON CLASSIFICATO

SICKTEEN: “Careless Memories” dei Duran Duran. I ragazzi odiano l’assegnazione, odiano Morgan, odiano gli anni ’80 ma poi fanno un bel pezzo rock in modo rock, peccato che il frontman esageri in ribellismo col bacio a ‘zia Ambra’. Penalizzati, vanno in ballottaggio e alla fine escono. UMILMENTE E INUTILMENTE PRESUNTOSI. 6

ASTROMARE. “Good Vibrations” dei Beach Boys. I ‘colti’ Astromare passano da pecorelle nere a figlioli preferiti del loro giudice, tuttavia la canzone, pur suonata accettabilmente, è cantata davvero male. CONFUSI E INFELICI, 5

SQUADRA DI FEDEZ

FEDEZ: scocciato dalle intemerate di Morgan, riesce a mantenere il controllo ma non l’entusiasmo (già ai minimi storici), al tavolo risulta neutro mentre le assegnazioni sono poco centrate (facendo risorgere il dubbio che Morgan non abbia torto nel denunciare che non sono i giudici a gestire davvero i concorrenti): IMPAZIENTE, NON CLASSIFICATO

MARIA TOMBA:   Faticando con l’assegnazione “Wake Me Up When September Ends” dei Green Day, si fa cambiare da Fedez il brano (che a quanto pare era legato solo al nome del concorrente per cui lei ha una cotta) con la più nota “September” degli Earth Wind and Fire, e la fa benissimo. ESPLOSIVA, 7 ½

SARAFINE: “Tutto il resto è noia” di Franco Califano. Anche qui poca convinzione iniziale, però poi l’esibizione viene risollevata dalla capacità che ha questa ragazza di trasformare la materia e cucirsela addosso. RAFFINATA ED EQUILIBRATA, GIUSTA 8

SQUADRA DI AMBRA

AMBRA: cerca di mantenere l’aplomb ma fatica tanto con Morgan che provoca, e il suo spirito pedagogico è frustrato dal sulfureo compagno di tavolo, che platealmente la infastidisce, e le fa perdere l’autoironia necessaria. NERVOSA E POCO CONCENTRATA: NON CLASSIFICATA

MATTEO ALIENO: “Il chitarrista” di Ivan Graziani. Coreografia all’altezza dell’ironia del testo, esibizione ben fatta, Matteo rende giustizia a un brano notevole con una performance notevole, che lui arricchisce con la (non finta) modestia dell’epigono: CONVINTO E SECCHIONE 7 ½

ANGELICA: “I’ve been loving you too long” di Otis Redding. Soul in periferia, la talentuosa Angelica si spaccia per coatta nel look e nell’animo grezzo e popolano, ma è soltanto sincera e verissima, piuttosto toccante anche se con qualche virtuosismo di troppo. GRAFFIANTE, 8

SQUADRA DI DARGEN

DARGEN: gli parte un’appassionata, sincera ma fuori luogo intemerata contro Morgan che in qualche modo lo ha ferito fuori onda, e dà inizio a una discussione infinita, per porre rimedio alla quale in una esibizione successiva non ascolta la concorrente di Fedez e non può dare il giudizio: POCO PROFESSIONALE: NON CLASSIFICATO

SETTEMBRE: “Spaccacuore” di Samuele Bersani. Da Spaccanapoli a Spaccacuore, il ragazzo è dotato, ma sia la sua esecuzione che l’arrangiamento tolgono la dolcezza arresa del testo, conservando solo la rabbia, e il giovane talento va in ballottaggio, salvandosi grazie ad Ambra: STRIDENTE 6

STUNT PILOTS: “Ironic” di Alanis Morrisette. Nell’unica canzone davvero ‘da macchina’, i rocker di Nocera suonano benissimo e ‘capiscono’ quello che interpretano: RISPETTOSI E CONVINCENTI 7 1/2

IL SOLITO DANDY: “Ci vuole un fisico bestiale” di Luca Carboni. Anche senza fisico bestiale, conquista, come il solito dandy che è, con una performance costruita per le ovazioni: BRAVO MA FORSE FAVORITO (RACCOMANDATO COME DICE MORGAN?) 8

Alla fine delle esibizioni, dopo una scena dissennata di Morgan, con tanto di accuse di complotti e regie occulte, al ballottaggio vanno i Sickteens e Settembre: escono i Sickteens, ed era prevedibile, ma la puntata è stata un pastrocchio e la conduttrice Francesca Michielin non è stata assolutamente all’altezza della gestione di quello che stava succedendo, dando l’impressione di essere un cerbiatto spaventato dai fari del camion che si stava avvicinando a gran velocità, targato Diabolico Morgan.

 

 

Lascia un commento