Se avete amato le prime tre stagioni (per i motivi che abbiamo elencato qui o per qualsiasi altro), segnate la data: il 15 novembre Netflix rilascia la 4° stagione di The Crown, la storia della famiglia reale britannica ai tempi di Elisabetta II.

I fan della serie e gli appassionati di augusti gossip sono in fibrillazione perché è giunto il momento della parte della storia che molti hanno vissuto in prima persona e sulla quale hanno la propria (insindacabile?) opinione: gli anni ’80 e il matrimonio del principe Carlo con quell’icona internazionale (a volte sembra che il termine icona internazionale sia stato coniato per lei…) che è stata Lady Diana Spencer, la principessa triste e obiettivamente la Principessa di Galles più famosa di tutti i tempi.
I trailer rilasciati svelano una Diana (interpretata da Emma Corrin) che nelle movenze e nelle espressioni appare straordinariamente simile alla giovane principessa, timida e virginale accanto al suo goffo principe azzurro; più che solo un’interprete la Corrin sembra una sosia, aspettiamo di vederla ‘in azione’ per scoprire se sarà eccezionalmente brava a scavare nell’interiorità del personaggio come lo sono state le sue predecessore con la Regina Elisabetta e la principessa Margaret.

Per noi tre sono i motivi per consigliare la visione di questo nuovo capitolo:

#1. La serie è ben fatta da tutti i punti di vista (lo diciamo noi ma lo confermano 3 Golden Globe e 10 Emmy Awards, volendo): regia attenta e a tratti superba, personaggi dettagliati e credibili resi da eccellenti interpreti, ottima sceneggiatura e soprattutto rigorosamente documentata nelle parti storiche, il che la rende non solo piacevole e godibile ma anche seria e affidabile. Da cui (come dicono nei teoremi) discende sperabilmente che…

#2 … potremo vedere la storia del matrimonio pubblico meno fortunato del secolo con un filtro di oggettività storica, che presumibilmente riabiliterà la figura del Principe Carlo, persona sicuramente non esente da colpe ma una tra le figure più ingiustamente condannate della scena internazionale: come si è già intravisto nella stagione 3, la serie restituirà a Carlo i suoi meriti, il suo spessore e la sua tormentata e complessa sensibilità, che lo allontaneranno dalla ridicola figura di orco unico carnefice nella storia del suo infelice matrimonio.

#3 L’introduzione di un intrigante nuovo personaggio, figura estranea alla famiglia ma di grandissima rilevanza narrativa e storica, quella che è stata la prima premier donna della storia inglese, la molto odiata Margaret Thatcher, che sarà interpretata da un’attrice televisiva forse un po’ sottovalutata ma di grande carisma: Gillian Anderson, star americana che è rimasta forse vittima della notorietà del suo personaggio della detective-scienziata di X Files, la dottoressa Dana Scully che ha quasi seppellito la sua carriera per troppa identificazione. Noi speriamo in un riscatto di Gillian, e la vediamo perfettamente calata nei panni freddi dell’antipatica ma ‘necessaria’ Lady di Ferro. Se Thatcher sta a Churchill, come statura politica e di personaggio, ne vedremo delle belle.

 

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